| 
			
			Oh quel tono del conte come riusciva a scuotermi nel profondo.Mi faceva impazzire, gemere, sospirare.
 Lì potei solo concedermi uno sguardo di intesa, di sottecchi, perché stavamo recitando e non potevamo permetterci fallimenti.
 Scendemmo nei sotterrai seguendo la servitrice, e ci mettemmo ad osservare i ritratti che c’erano alle pareti.
 “Ooohhhh...” con fare stupito da oca ignorante “Ma allora è molto antico questo palazzo!” Guardando i vari dipinti.
 “Chi sono queste persone?” Candidamente alla servitrice.
 
				__________________Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
 |