Mi sedetti al tavolo dell'eremita, ma non sapevo se potevo quanto potevo fidarmi, quindi per questo motivo, ed eventualmente per la sua sicurezza, non volevo fornirigli troppe informazioni e la mia identità.
"Signore, non sono un cavaliere, sono solo un povero soldato di Camelot che cerca di carpire informazioni su quanto sta accadendo qui a Tintagel. Sono infatti giunte voci di strani fatti, e quindi il re ha mandato alcune spie.. purtroppo non ho scoperto molto, e stavo cercando di tornare a Camelot, quando ho visto questo gruppo di cavalieri... ed ho quindi cercato di ripararmi in questo monastero perché avevo paura di loro..."
Dopo qualche attimo di silenzio continuai
"... ma ditemi signore, c'è qualcun altro qui con voi? Sapete chi sono quei cavalieri e perché non osano entrare?"
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