Fu un attimo.
Un solo istante e si unirono.
Lui penetrò dentro di lei, scivolando fra le sue gambe, dentro il suo sesso e Destresya si sentì piena di lui, fin dentro l'anima.
Fu un contatto profondo, assoluto, intimo, incredibile, folle.
Tante donne aveva conosciuto il conte, tutte bellissime e tutte eroine di infiniti viaggi e storie.
Tanti volti, tanti sguardi, tante voci, tanti corpi.
Tantissime notte di Luna e di stelle in balia dei sensi e della passione.
Così tante da divenire ad ogni alba fantasmi di un passato lontano, ramingo di sospiri, di gemiti e di sussurri.
Ma lei non era come le altre.
Mentre affondava dentro Destresya, con l'ardore della sua virilità, quel contatto diventava sempre più forte, intimo e personale.
Totale.
Sudavano, gemevano, godevano.
Lei gridando e lui gemendo.
Forte, senza freni e senza inibizioni.
Una cavalla montata e lanciata al galoppo selvaggio e folle, sotto i colpi del fiero e duro bastone del padrone che la sferzava e la fiaccava.
Dietro di lei, tenendola per la nuca e per un fianco, sfogando la sua mascolinità e la sua passione senza fine, come un abisso di piacere.
Tutto ciò davanti a Lila ormai folle e bagnata lei stessa di perduta e dannata lussuria.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|