“Conobbi Layla e poco tempo dopo” disse il barone ad Altea “la portai qui a Sant'Agata di Ghotya. Quasi subito allora ci sposammo... e fummo anche felici nei primi mesi del nostro matrimonio...” fissando il corvo che docile restava appollaiato sulla ringhiera della terrazza “... credo di poter dire che tutti erano innamorati di lei... i miei servitori e tutti coloro che la vedevano passeggiare per le strade... io non ero geloso... mi sembrava del tutto naturale ciò... era di certo la donna più bella che sia mai nata... se Fidia sognò davvero Atena prima di scolpirla per il Partenone, allora di certo ella aveva il volto di Layla...” malinconico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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