Lila entrò nella stanza e mostrò un inchino leggero verso Destresya seduta sul seggio.
Annunciò il nuovo arrivato e subito il conte Swan di Fessen fu introdotto nella sala.
Lui guardò la bella padrona, soffermandosi sulle meravigliose gambe accavallate, dando l'impressione a Destresya di non far nulla per celare il suo compiacimento e la salutò con un cortese e galante inchino.
“Ero ansioso di incontrarvi, madama...” disse guardandola negli occhi “... poiché capita sovente che gli uomini descrivino esagerando la bellezza di una donna... ho invece la fortuna di poter constatare io stesso che gli antichi non si ingannavano nel credere all'esistenza di bellissima dee... mi resta solo da scoprire quale fra esse si sia incarnata in voi, madama... forse Era dominatrice? Diana in attesa di conoscere i piaceri del mondo? O forse Afrodite in cerca di nuovi e temerari amanti?” Sorridendo. “Nell'attesa che il mio intelletto si riprenda dalla follia nella quale la vostra sensualità l'ha gettato, permettetemi, regina di ogni mia fantasia, di porgervi un dono...” estraendo dalla manica una rossa di un rosso scuro “... la rosa rosso di Borgogna simboleggia, nel linguaggio segreto e romantico dei fiori, la bellezza... è dunque il fiore della magia e della pazzia, poiché solo la bellezza rende la follia il più magico degli incantamenti...” offrendole la rosa.