Elv sorrise ed accarezzò il volto di Gwen.
Erano entrambi nudi e sudati, sotto i raggi della Luna nascente, tra i cespugli di bacche selvatiche persi nel bosco.
Il mantello di lui avvolse il corpo di lei, la prese in braccio e la riportò in casa.
Qui riempì due calici di sangue e ne offrì uno alla bella vampira.
“Brindiamo alla notte...” disse fissandola “... troppo breve come l'eternità, così restia a durare un solo infinitesimale istante di più, affinchè io possa dirti ancora una volta che sei tutta la mia vita...” e prese a bere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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