Prima che Gwen ed Elv si dessero una possibile risposta uno stravolto e cupo Reddas si avvicino loro.
“Venite con me, ragazzi.” Disse con un tono che non ammetteva repliche.
I tre raggiunsero così la stanza del giornalista nel ritrovo.
Reddas digitò un numero di telefono ed attese.
“Pronto? Signor Grezz... sono io...” mormorò al telefono “... mi lasci parlare e non urli... lo so lo so... tutti i giornali e le agenzie stanno battendo la notizia... si, so anche che la nostra esclusiva è svanita come la baldanza degli antijuventini alla fine di ogni campionato... ma mi stia a sentire... lasci perdere tutto... ho qui la vera notizia... un colpo alla Reddas... si, di quelli che fanno l'effetto di un cazzotto nello stomaco... prenda nota... ecco la vera esclusiva... Lius non è morto in un drammatico incidente... non urli e mi stia a sentire, vecchio gufo! Luis è stato ucciso... assassinato... prenda nota... reporter tiene sepolto un uomo per giorni solo per sfruttarne la notizia... corrompendo operai e poliziotti...”
“Si sta auto denunciando, Gwen!” Esclamò Elv.
In quel momento una frana si sentì dalla montagna dei 7 avvoltoi, come se a crollare fosse il mondo intero ed il suo sistema di ingiustizie e bugie.
Un boato sordo e fragoroso.
Tutto iniziò a tremare e Gwen ed Elv videro il mondo girare forte intorno a loro.
In modo sempre più vertiginoso.
Infiniti colori presero a correre rapidissimi in ogni direzione e l'aria divenne pesantissima.
Sentirono lo scorrere del Tempo, il suo dilatarsi e con esso lo spazio curvarsi, deformarsi.
Nello stesso istante gli sguardi di Icarius e di Destresya si ritrovarono e si fusero insieme, come se il Tempo stesso si fosse rinchiuso infine in cerchio intorno a loro due.
Ma non ebbero un momento di più che tutto cominciò a ruotare sempre più velocemente.
Sempre di più.