Ero fuori di me, non capivo più niente.
Continuavo a muovermi, come in trance, godendomi quei contatti così diversi e contemporaneamente così eccitanti.
Icarius era allo stremo, potevo sentirlo, potevo percepirlo, avrei dovuto dosarmi, lo so, ma ero troppo presa, troppo persa per farlo.
Ero immersa in quell'istante fatto di lussuria sfrenata, perversione assoluta, voglia incontrollabile.
Sentivo la sua virilità riempirmi completamente, farsi sempre più immensa, salda e virile, ancora e ancora.
Continuai e continuai, rendendo quel gioco sempre più intenso, sempre più folle.
Più Yanosh mi faceva impazzire, più io ero folle, persa, non capivo più niente.
Sentivo la sua lingua che mi tormentava, la bocca che la assaporava, e io che perdevo ogni controllo.
Il piede era sempre più umido mentre tastavo la virilità di Yanosh dietro di me, continuai e continuai a tormentarlo, anche se con un solo piede potevo fare poco, il ragazzo si era meritato di meglio, oh si, molto di meglio.
Ma non ebbi il tempo di fare niente, perchè i gemiti di Icarius si fecero più intensi.
Poi la sua voce, le sue parole.
La rosa?
Alzai lo sguardo su di lui, riuscendo a fissarlo proprio nel momento in cui esplose nella mia bocca.
Assaporai tutta la sua eccitazione, facendola scorrere lungo la mia gola, ma poi mi fermai.
Lo fissai intensamente, con uno sguardo strano, indagatore.
"Icarius.." sussurrai "Sei... sei tu, piccolo?" troppo sconvolta dall'eccitazione e dalla voglia per riuscire a dire altro.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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