Quell'ufficio trasudava sesso.
Sesso infimo, sozzo, proibito.
Icarius restò solo con i boxer davanti a Destresya.
Boxer gonfi e deformati per quella sua virilità prepotente, cattiva, così in contrasto col viso imbarazzato ed inebetito del ragazzo, paonazzo e sudaticcio.
La zia non perse tempo ed afferrò con una mano la stoffa che teneva quel fallo imprigionato e con l'altra tirò giù i boxer.
“Ahhhhh... zia...” disse Icarius incredulo per tutto ciò, credendo di sognare.
Ora era tutto nudo davanti a sua zia, con la sua virilità ben stretta nella mano di lei.
Era inebriante, folle, meraviglioso tutto ciò.
Il ragazzo era fuori di sé, mentre lei poteva toccare con mano quanto suo nipote fosse dotato d'eccitazione in quel momento.
Yanosh restò a guardare tutto ciò a bocca aperta.
Allora si gettò a terra, in ginocchio ai piedi di sua zia.
“Zia, perdonami!” Esclamò completamente andato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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