Erano persi.
Avevano perso ogni freno, controllo, senso del pudore.
Tutti e tre.
Non solo i due giovani nipoti, preda ciascuno della lussuria più sfrenata, ma anche Destresya, nonostante fosse più grande di loro e fosse la loro zia.
Poi quei suoi ordini, categorici.
Era bellissimo per loro due sottostare ai comandi di quella donna, in balia del suo totale controllo.
“Si, subito, zia...” disse folle d'eccitazione Yanosh.
“Si... si...” Icarius ancora col viso bagnato di saliva.
Ma avevano scordato dove fossero.
Nell'ufficio cioè dei due presidenti.
Infatti in quello stesso momento qualcuno bussò e poi entrò.
Era Tore ed arrivando nell'ufficio vide i tre arrossati e dall'aria stravolta.
“Tutto bene qui?” Chiese. “Si è rotto il condizionatore?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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