Destresya portò il volto di Icarius accanto al suo ed a quello di Yanosh.
In un attimo i tre si unirono in un bacio lascivo, proibito, lussurioso.
Un gioco perverso di labbra e di lingue che si cercavano, si trovavano e si assaporavano.
La zia sentiva i suoi due nipotini sul suo viso, le loro lingue non solo nella sua bocca, ma anche lascive sul suo viso, che lo leccavano e lo assaggiavano continuamente.
Un bacio a tre sempre più sozzo, più infimo, più meravigliosamente lercio.
Ad occhi chiusi lei non sapeva mai quella bocca e quella lingua che incatenava alle sue labbra appartenesse ad Icarius o a Yanosh.
Era un gioco veloce, ora uno, poi l'altro.
Poi tutti e due insieme.
Il respiro si fondeva e confondeva, così come la loro saliva in quel baciarsi senza più freni, etica, morale e tabù.
Era un abisso di piacere, sempre più profondo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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