Quando Destresya infilò quel cioccolatino nella bocca di Yanosh, il ragazzo con le labbra le baciò il dito, guardandola negli occhi mentre masticava piano.
Poi i capelli di lei sul suo viso e quella scollatura diventata grande, profonda, indecente ora che la zia si era chinata catturò subito gli occhi di lui.
E restò a guardare quei seni prosperosi a stento stretti in quello scollo impudico.
“Guarda che sgualdrina...” disse fra sé Icarius “... non solo somiglia in modo impressionante all'altra zia Destresya, ma è una donnaccia uguale a lei...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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