Reddas scosse il capo.
“E' una prigione questo posto” disse “ed io non vedo pagnotte con una lima dentro per evadere.” Seccato. “Resterò qui, esiliato a vita. Segregato, murato vivo.”
“Lei mette su sempre lo stesso disco?” Elv.
Reddas rise quasi isterico.
Poi si avvicinò al computer che lui e Gwen stavano consultando.
“Volete vedere cosa abbiamo?” Consultandolo Reddas. “Ecco... una sagra di paese... una tempesta scoppiata verso l'interno... ed un vecchio rimbambito che afferma di essere stato rapito dagli alieni, per poi scoprirsi essere un miserabile ubriacone, non meno sfortunato di me.” Stizzito. “Sono inchiodato qui. A meno che...” ridendo “... qualcuno di voi non si macchi di un omicidio e mi dia uno scoop da prima pagina!” Sarcastico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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