Sistemai le faccende più urgenti, cercai di capire diverse cose.
Il tempo passava come se i cinquant'anni fossero solo un ricordo lontano.
Ero di nuovo me stessa, di nuovo immersa nella mia vita di sempre.
Mi accorsi a un certo punto di non conoscere gli ordini del giorno e gli impegni dei giorni successivi, cosa che era della vitale importanza.
Fu in quel momento che sentii il casino dall'ufficio dei due bambini, che avrei dovuto piuttosto chiamare "cameretta"!
Alzai gli occhi al cielo, ma veramente questi non fanno niente dalla mattina alla sera?
Mi alzai e mi diressi verso l'ufficio, bussai, ma poi entrai lo stesso, con aria professionale.
"Avrei bisogno delle vostre agende, se non vi dispiace, per organizzare i vostri impegni!" fissandoli come a dire "avete molto da fare, vedo!".