Restai a fissare il ragazzino indisponente che si era improvvisamente ammutolito.
Oh guardalo, adesso era diventato un cucciolo con le orecchie basse anche lui.
Insistetti, fissandolo con i miei occhi autoritari e severi.
Schioccai le dita un paio di volte davanti agli occhi del ragazzo fisso nella mia scollatura, per poi fare un altro gesto con la mano, indicando il corridoio in modo chiaro e netto.
"Su, portatemi quei documenti e poi potrete tornare a oziare..." con tono spiccio.
C'era tanto di quel lavoro da fare che c'era da mettersi le mani nei capelli.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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