Adesso sì che riconoscevo gli sguardi, adesso sì che ci intendevamo!
E aspettate che abbia un ruolo di potere, e poi vedrete voi!
Scoccai uno sguardo di sottecchi alla receptionist che mi voleva mandare via.
Ignorai gli uomini, non ero lì per il mio aspetto e avrebbero dovuto capirlo immediatamente.
Andai diretta da Tore, che mi accolse gentilmente.
Mi sedetti e ascoltai ogni sua parola.
Due nipoti?
Oh povero zio Taddeo!
Era ancora in piedi, e ancora il capo supremo dell'azienda eh?
Dopo cinquant'anni!
E io che per anni sognavo di avere il suo posto, quello ci seppellirà tutti, altroché.
Scossi piano la testa, soffocando una risata.
Uno appiccicoso e petulante mi bastava e avanzava, altroché!
Mi sentii mancare quando capii che erano tante belle parole per farmi fare da balia a due ragazzini.
Ma non mi disperai, anzi, colsi al volo l'opportunità.
"Naturalmente, signor Tores farò del mio meglio!" sorridendo.
Oh quello che non sapevano quei due era che io non ero affatto la figlia di Destresya.. ma Destresya Taddei in persona, con tutto ciò che comportava, compreso il fatto che avrei manipolato a mio piacimento i due bambini per arrivare ai vertici dell'azienda, o comunque per manipolarla a mio piacimento.
"Quando posso cominciare?" con aria decisa e spigliata.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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