Questa l'avrei già licenziata subito, seduta stante, come minimo.
Se una stupida receptionist mi avesse tenuto lontano da una possibile emergenza solo per la sua ignoranza, mi avrebbero sentito fino a timbuctu altro che!
Stavo cominciando a perdere la pazienza!
Ma poi mi si avvicinò un uomo, gentile, ossequioso.
Bah, speriamo che questo sia più intelligente dell'oca messa lì, perchè altrimenti avrei seriamente dovuto fare una bella chiacchierata con quelli dell'ufficio del personale.
Guardai l'uomo negli occhi.
La segretaria gli disse che volevo incontrare il capo, ma senza spiegare tutto il resto, la cretina.
Alzai gli occhi al cielo.
"Ascolti non mi aspetto che lei mi creda, ho detto anche alla signorina di farmi parlare con qualcuno che lavora qui da molto tempo, ci sarà pure qualcuno che è qui da una quarantina d'anni, no? Le ho dato anche dei nomi, ma si è ben guardata dal riferirglieli..." scoccando un'occhiataccia alla tizia che non sapeva evidentemente fare il suo lavoro.
E ripetei così i nomi che avevo detto in precedenza anche se, avendo spiegato il concetto, magari c'era qualcun altro di cui mi ero completamente dimenticata. Facile, dopotutto, avevamo così tanti dipendenti!
"Ascolti, se io ora le dico che sono Destresya Taddei, lei non mi crederà, questa qui non ha nemmeno mai sentito il mio nome, cosa che trovo assurdo, ma se mi fa incontrare una di queste persone le dimostrerò, per quanto assurdo, la mia identità, e allora si pentirà di non avermi fatto subito parlare col presidente!".
E io pretenderò il suo licenziamento immediato.
"Come spiegavo alla ragazza, e come potrà ben immaginare.." stringendomi della felpa, come a sottolinare che già il mio aspetto faceva capirela situaizone "... è un'emergenza, e lui è l'unico che può aiutarmi!" guardandolo negli occhi e sperando che avesse più sale in zucca della receptionist.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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