Era quasi l'alba ormai.
L'aria era fredda, il cielo di un azzurro simile ad un metallo smaltato, le nuvole bianchissime e lontane.
I grattacieli erano svettanti, inanimati, freddi, fatti di bagliori tra il vetro ed il cristallo e simili a pilastri parevano sorreggere il cielo sopra la città.
Destresya si ritrovò a tremare per l'aria frizzante del mattino in un angolo di un vicoletto vuoto e maleodorante, completamente nuda sul freddo asfalto cittadino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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