In un attimo Destresya prese nella sua calda bocca tutto il fallo eretto di Taddeon, spingendolo fino quasi in gola.
Cominciò allora ad assaporarlo con gusto, desiderio e lussuria, strappando profondi gemiti al suo guardiacaccia.
L'uomo mise una mano sulla testa di lei, iniziando ad assecondare i suoi movimenti e rendere più bello quel bellissimo massaggio di pura sensualità.
“Ohhh... si...” disse lui in pieno godimento “... così...” aumentando la forza ed il ritmo con cui teneva la testa della marchesa.
In breve la ragazza cominciò a sentire forte la pressione di quella mano sulla testa, che spingeva in modo forsennato.
Tutto divenne sfrenato ed incontrollabile e lei ormai a stento riusciva a respirare, preda com'era di quella morsa che la obbligava a continuare con vigore.
Taddeon gemeva e godeva, sentendo la carne viva della sua virilità intrappolata e sollazzata dalla bocca di lei.
Era un continuo godimento, una sorta di gara di resistenza tra la padrona ed il suo servitore.
Quel corpo magnificamente dotato di vigoria, di forza, di resistenza doveva ben figurare davanti alla marchesa, dimostrare di essere sempre pronto ad obbedire ed a soddisfarla.
E continuavano ancora ed ancora.
Quella mano, come una tenaglia, era sempre lì ed ormai Destresya sentiva crampi al collo e dolore alla mascella tanto che il tutto era diventato così intenso e sfrenato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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