Gli occhi neri di Elv erano in quelli verdi di Gwen.
Verdi come la giovinezza, la speranza e l'Amore in fiore.
Verdi come i giorni felici.
Allora lui colmò la distanza che separava le loro labbra e la baciò ancora.
Teneramente prima, poi con passione dopo.
Un bacio che incatenò non solo le loro bocche, ma anche i loro respiri, che si fusero in uno soltanto.
E la strinse a sé, avvolgendo con le sue braccia il corpo nudo di lei, portandola sul suo petto forte e sicuro.
Intanto, nella stanza del professore, l'uomo aveva preso la giacca da camera e dopo averla indossata uscì dal bagno.
“Si, grazie.” Disse col suo tono cortese. “Mi ha incuriosito ciò che avete detto poco fa... eravate altrove... ad Agnostor, giusto? Che luogo è? Non credo di averlo mai sentito?” Incuriosito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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