“Già vero...” disse Elv guardando Gwen negli occhi, per poi stringerla e baciarla ancora.
Un bacio ancora più appassionato ed intimo del precedente.
Appagante, rassicurante, eccitante, mentre le sue mani la stringevano tutta a sé.
Nel frattempo Altea era in camera col professore.
“Bene, grazie.” Lui chiudendo il libro e posandolo su un basso comodino.
Dal titolo si capiva che parlava dei fiori.
L'uomo si alzò e congedò Altea, entrando in bagno e chiudendo la porta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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