"E' la dimora del mio padrone." Disse Settimio ad Altea.
Il carro poco dopo raggiunse il grande portone della dimora.
Il cocchiere scese tirò la cordicina della campanella sul portone più volte.
Allora il portone si aprì.
Settimio risalì sul carro e lo portò dentro.
Un grosso cortile era racchiuso da alcuni edifici che formavano l'intero complesso palaziale.
Settimio aiutò la spia a scendere dal carro e la condusse dentro uno di quegli edifici, in una sala arredata con un certo gusto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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