Quel massaggio continuava, con Icarius che portava le sue mani su e giù lungo le gambe unte e lisce di Destresya.
Vide le cosce della zia divaricarsi appena.
Avrebbe voluto tirar giù quelle mutandine e scoprire quei glutei sodi.
Affondarci sopra le mani, la bocca, la lingua.
“Si, così...” disse fra sé “... così, brava... apri ancora le cosce... su, bella... te le ungerei tutte queste mutandine...” continuando il massaggio lento.
“Sto andando bene, zia?” Chiese con tono fintamente ingenua.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|