Icarius sorrise in modo affettuosa, pulito a Destreya, per poi cominciare ad ungere le sue gambe.
Tutte, partendo dai piedi, spalmando ovunque quella polpa fruttata, fra le dita, la pianta, risalendo poi sulle caviglie, i polpacci, le cosce, fino all'inguine e lambendo piano la parte bassa dei glutei appena lasciata scoperta dalle mutandine.
“Così, brava...” disse fra sé mentre massaggiava sua zia “... fatti massaggiare tutta... fatti ungere tutta... ti voglio più sozza di come sei già, zia...” continuando.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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