Quella stanza, che si rivelò essere una sorta di laboratorio, era colma, oltre di bottigliette, alambicchi e fiale, di strani macchinari funzionanti con curiose reazioni elettriche o a vapore.
Gwen camminava e guardava tutto ciò.
“Siete strani...” disse Awatary ai due giovani “... di certo provenite da un qualche posto lontano...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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