Gwen ed Elv allora entrarono.
Si ritrovarono in una saletta arredata con poco gusto, con un gran disordine in giro, decine e decine di bottigliette con strani liquidi colorati dentro, alambicchi, fiale di vetro con vasetti pieni di polverine dalle più disparate tinte.
“Prego, entrate pure.” Disse ad un tratto una voce.
Era un uomo seduto a fumare, dai capelli spettinati e lo sguardo spiritato.