"Bravo bambino!" sentenziai, con la voce dura e inflessibile che diceva "ti chiamo bambino quanto mi pare e piace!".
Restai ad osserverlo, senza perdermi neanche un'espressione, una traccia, un dettaglio.
Quegli occhietti che mi fissavano le mani quasi tremanti.
mI sistemò il reggiseno mentre io continuavo a guardarlo, ora con un sorrisetto diveritto.
Lui che mi fissava, come se cercasse la mia approvazione.
"SU!" dissi poi, secca, tornado a stendermi "Continua il massaggio!" gli ordino, portando la testa all'indietro e godemdomi quella marea di sensazioni.