“No... no, zia...” disse Icarius rossissimo in viso, col cuore che batteva forte e la sudorazione diffusa su tutto il corpo.
Allora prese il reggiseno che pendeva sul petto di Destresya e lo portò sui seni, avvolgendoli e poi premendolo contro di essi.
Guardava quel petto, quei seni giunonici, invitanti, proibiti, mentre premeva le coppe del reggiseno su quei seni.
Allora alzò lo sguardo su sua zia, fissandola negli occhi col viso che andava a fuoco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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