Il mio sguardo era quasi cattivo.Lo fissavo negli occhi cone sfidandolo a fare qualcosa, come per voler studiare la sua reazione, voelvo trattarlo male e nello stesso tempo volevo provocarlo, vederlo tutto rosso, sentire quella vocina eccitata.
"Oh no..." scuotendo piano la testa mentre lo fissavo continuamente con quello sguardo che diceva "provavci se hai il coraggio".
Uno sguardo che presafiva una trappola, un rischio da correre, uno sguardo pericoloso e insieme invitante.
Oh ero davvero curiosa di vedere che avrebbe fatto il piccolo, se avrebbe avuto il coraggio di toccarmi davvero, o se si sarebbe bloccato da bravo buono a nulla quale era.
"Avanti, vuoi disubbidire a zia?" incalzai, con un sorrisetto perfido.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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