Quella reazione di Destresya mise in soggezione Icarius, facendolo sentire imbarazzato e mortificato.
“Ma che diamine avrai da gridare...” disse fra sé “... ti... ti detesto!”
Allora la guardò ed annuì.
“Scusa, zia...” continuando ad impastare la polpa della frutta, ottenendo un composto morbido ed oleoso “... su, mettiti comoda... così posso massaggiarti...” e nel pronunciare quelle ultime parole sentì l'eccitazione crescere ed il viso prendere fuoco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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