Icarius e Destresya si sedettero così all'ombra di quelle palme, godendosi la sabbia fresca e la piacevole brezza marina.
Il ragazzo guardava sua zia, la guardava tutta con quel suo corpo sudato e con la sabbia appiccicata in più punti.
“Zia...” disse con voce timida ed impacciata, intrecciando nevosa mente le mani e guardando la zia negli occhi.
“Avanti...” pensava “... dillo, provaci... cavolo... provaci... siete da soli su questa spiaggia...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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