La gioia esuberante di Destresya nel vedere suo nipote riprendersi la portò a stringere forte Icarius a sé, nonostante entrambi fossero zuppi e pieni di sabbia ovunque.
Lui sentì subito il giunonico corpo di lei premere contro il suo, con quei vestiti fradici ed aderenti che non facevano altro che disegnare perfettamente le forme da urlo della zia.
Icarius si godette quel momento eccitante, sotto quel Sole caldo.
“Do... dove...” disse ancora con la voce incerta “... siamo, zia?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|