Accadde tutto così in fretta, così bruscamente che mi sembrò di essere stata catapultata in un film dai caratteri apocalittici.
Gente che urlava e correva ovunque, l'equipaggio che cercava di calmare gli animi, tenerli tranquilli mentre tutti sembravano aver perso il nume della ragione, guidati solo dalla paura.
Anche il mio nipotino era terrorizzato, non l'avevo mai visto così.
Lo tenni stretto mentre ci dirigevamo sul ponte per prendere una scialuppa.
Mi guardavo intorno, sperando di scorgere Cristiano tra i membri dell'equipaggio, ma sapevo che non c'era alcuna speranza, che lui era in cabina di pilotaggio e non aveva certo il tempo di pensare a me.
Sospirai, a malincuore, chiedendomi se l'avrei più*rivisto, mentre salivamo sulla scialuppa che ci avrebbe portato in salvo.
Guardai la nave affondare, come un'immenso gigante colpito a morte, che sprofondava nella sua tomba fatta di abissi e oscurità.
Icarius era ancora accanto a me, spaventato e tremante.
"Vieni qui, tesoro..." lo abbracciai, cercando di rassicurarlo.
Presi ad accarezzargli dolcemente i capelli mentre lo tenevo stretto a me.
"C'è la zia qui, vedrai che andrà tutto bene piccolo..." posandogli un lieve bacio sulla guancia, senza mai smettere di tenerlo abbracciato.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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