Erano momenti concitati.
A bordo era il caos, con la gente che affollava i corridoi per riversarsi poi tutta sul ponte, nonostante la pioggia battente ed il vento che pareva volersi portare via le persone.
Gli ufficiali di bordo ed i marinai cercavano di mettere ordine, di calmare i passeggeri per quanto possibile.
Altea e Jo arrivarono fra il primo gruppo di persone sul ponte, abituati com'erano alle emergenze.
Icarius e Destresya invece i portarono un po' ad uscire dalla cabina.
Nonostante, infatti, le rassicurazioni di sua zia, che davanti a lui cercava di apparire quanto più calma possibile, il ragazzo era visibilmente impaurito.
"Morire in mare è una delle cose peggiori..." disse intimorito a sua zia, prima di salire entrambi sul ponte.
Qui c'era il caos.
La forza del mare e quella del cielo sembravano essersi unite per annientare l'uomo.
Pioggia, vento, lampi e fulmini si sceglievano contro la nave che, incrinatasi sul lato sinistro, ora lentamente cominciava ad inabissarsi.
Ad un tratto un vecchio inserviente, lo stesso che Altea aveva incontrato nel casinò, si staccò dal gruppo e raggiunse il parapetto, col vento che pareva volerlo piegare.
"È il Triangolo del Mistero!" Gridò fra la pioggia ed i tuoni. "Non c'è possibilità di salvezza! Non dovevamo sfidare i segreti del mare! Moriremo tutti!" E saltò giù, in mare, sparendo fra le onde.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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