La nave scendeva leggera e placida, nel mare che sembrava essersi ormai calmato, la tempesta alle spalle, una spiaggia soffice e leggera ad aspettarci.
Dormii travolta da sogni strani e inquieti, dove occhi azzurri mi fissavano ora inquisitori, ora ccomplici, ora ardenti.
Quando mi svegliai non avrei saputo dire che ore fossero, così mi alzai, mi rimisi la vestaglia e andai nel salottino a cercare qualcosa nel frigo, cercando di fare pian per non svegliare Icarius.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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