Cristiano sorrise, forse intuendo il gioco di lei, che di certo non dava l'idea di essere una ragazza intimidita ed impaurita, anzi.
“Per questo sono qui...” disse lasciando che la mano di lei risalisse lungo il suo petto robusto “... compito di un buon capitano è rassicurare i propri passeggeri, farli sentire protetti ed al sicuro...” il suo sguardo azzurro scivolava lungo tutta il corpo di lei, su quella vestaglia provocante “... una volta un mio superiore, all'Accademia Navale, mi disse che un capitano a bordo è un po' come un papà o uno zio... e deve accudire ad ogni passeggero... come fosse una figlia o una nipotina...” ridendo piano, in modo caldo, soffuso, virile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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