Altea si sedette al tavolo con disinvoltura, come appunto richiedeva la sua copertura, con l'uomo che mostrò un gesto vistoso e teatrale come a dire che era l'ospite d'onore a quel tavolo.
Le altre due signore erano vicino alla cinquantina, più o meno, dall'aspetto artificioso, con labbra grosse e siliconate, zigomi che stavano su da soli ed abbigliate in modo sfarzoso ma volgare.
Ridevano come oche, scimmiottando forse le ventenni e lanciavano occhiate lussuriose al bel gigolò.
0029 era infatti come ogni donna pensava dovesse essere un maschio a pagamento.
Aveva bei lineamenti, volto pulito, capelli scuri e mossi, occhi chiari di un celeste pallido e profondo, con un fascino che ben pesava ora modi virili, ora maniere galanti e persino romantiche.
“Altro champagne, cameriere.” Disse ordinando ancora da bere. “Stasera sarò il prode Teseo fra le bellissime Amazzoni.” Ridendo.