Sorrisi al ragazzo, e lo vidi andarsene sul divano più contenta.
Sì, forse ero stata troppo cattiva con lui, ma alla fin fine, non avevo mai fatto mistero della mia avversione per i bambini, e il fatto che lui ora fosse un ragazzo poco importava.
Gli lanciai un'occhiata di sfuggita, per poi tornare a lavorare al mio pc.
In un attimo mi immersi nuovamente nel mio mondo, digitando alla massima velocità, aprendo e chiudendo programmi e file, facendo un paio di call, e qualche altra cosa dal nome inglese impronunciabile.
Il tempo passava così, nell'unico modo che conoscevo, al lavoro.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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