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Vecchio 17-07-2018, 17.20.52   #1388
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Un bacio vero, caldo, profondo, carnale.
Dacey sentiva la lingua di Faust farsi strada oltre le sue labbra, penetrando nella sua bocca, assaporando ed avvolgendo la lingua di lei.
Un bacio simile ad un amplesso, ad un gioco ardito e proibito, fatto di desideri celati, peccati sussurrati e carezze lascive.
Dacey era stretta a lui, contro il suo petto robusto e virile, fra le sue braccia forti e protettive, persa nel colore indefinito e sfuggente dei suoi occhi.
Un bacio tormentato, sofferto, magico, che pareva poterla trasportare in luoghi e notti lontane, perdute in crepuscolo i definiti tra eoni di stelle scintillanti su mari sconfinati senza isole e senza rotte.
Un bacio alla deriva del tempo e dello spazio, né in alto, né in basso, fra latitudini sconosciute ed al chiaro di una Luna senza nome.
Un bacio accampati, animato dalle dita di lui sulla pelle nuda di lei, stringendo la seta di quella lingerie peccaminose e conturbante, eccitante ed ingannevole.
Proprio come le parole di Mefistofele.
"Ti amo, Margherita..." disse in un sussurro Faust, guardando per un istante gli occhi di Dacey.
"Stop!" Ad un tratto il regista. "Buona la prima!" Mettendo fine alle riprese, con Dacey in mezzo al palco, circondata solo dalle ballerine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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