Lo aspettai fissando il panorama di fronte a me, uno spettacolo meraviglioso, non mi stupiva affatto che avesse deciso di ritirarsi in un posto simile.
Anche solo osservarlo da lì, seduta sul terrazzino, dava un senso di pace, di appagamento quello che può trasmettere l'essere circondati di bellezza.
Poi lui arrivò e risalimmo in auto, diretti all'Elyseum.
Mentre guidavo lo sbirciavo di tanto in tanto mentre guardava fuori dal finestrino.
Per lo più era silenzioso, ma poi quella frase, quello sguardo perso oltre l'orizzonte, che aveva lo stesso coloe dei suoi occhi.
"Sembi conoscerlo bene..." con un leggero sorriso "Oh, possiamo darci del tu, che dici?" voltandomi a guardarlo.
"Parlami di questi misteri, prima hai nominato un miliardario esperto d'arte che ha preso il tuo arazzo e poi è sparito nel nulla..." girandomi ancora una volta verso di lui "..ma immagino non sia l'unico mistero a cui ti riferivi, sbaglio? Abbiamo un lungo viaggio da fare, ti va di raccontarmi?".
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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