Mentre mi vestivo potevo ancora sentire le mani di Yanox su di me, vedevo i suoi occhi pieni di desiderio, il mio corpo ormai fremeva perchè lo liberassi di quella lussuria che mi consumava.
Ma ahimè, per quanto sarebbe stato meraviglioso, non potevamo nasconderci dal resto del mondo per sempre.
Avevo delle responsabilità che il mio ruolo mi imponeva.
Ero appena uscita dalla stanza, aspettando gli altri, quando il mio telefono squillò, e notai subito che era un numero sconosciuto.
La cosa non mi sorprese, dato che capitava spesso di ricevere chiamate da giornali, enti, mecenati e cose del genere.
Dato che i ragazzi non erano ancora arrivati, ne approfittai per rispondere.
"Pronto?" con voce lievemente distratta, sperando di risolvermela in fretta.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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