“Eh, vorrà dire che aspetterò...” disse sottovoce Elv a Gwen “... sebbene ogni minuto che passa questa attesa diventa insopportabile...” giocando con un dito fra i capelli rossi di lei.
La mostra continuava, con un numero di visitatori sempre più nutrito.
Phoemnisk, seguito dagli sguardi di tutti e dai telefonini che lo filmavano ininterrottamente.
Qualcuno cercava di infilare la mano fra le guardie del corpo per arrivare a toccarlo, con la speranza, o forse illusione, che così facendo il successo l'avrebbe baciato.
L'affascinante padrone dell'Elyseum notò set e con lui la bella Dacey, avvicinandosi.
“Signore...” Set.
“Buongiorno...” Phoemnisk a Dacey ignorando Set “... mi fa piacere rivederla... le piace la nostra mostra? Mi interessa tantissimo il suo giudizio...”
Intanto anche Altea, dopo aver salutato Ardeas, era arrivata alla mostra.
La storia di Iasefol, come chiunque stia seguendo questa faccenda avrà certamente capito, era intrisa di segreti, misteri ed interessi particolari.
Con ogni probabilità era una vera e propria storia di spionaggio, con meccanismi complessi nei quali il brillante scienziato aveva depistato ogni possibilità di smascherare i suoi propositi.
Ma probabilmente questa faccenda era troppo complicata per Altea e quindi aveva fatto bene alla fin fine a tirarsi fuori da questa storia.
Purtroppo simili questioni richiedono indagini molto approfondite per essere svelate, essendo la soluzione inizialmente sempre difficile da immaginare, ma altri avrebbero cercato di far luce sei segreti e sugli enigmi lasciati dal dottor Iasefol.
Così lei, giunta alla mostra, cominciò a visitarla.
“Certo, signora.” Disse una delle segretarie ad Altea. “Può scattare tutte le foto che desidera. Agli sportelli lungo le arcate se vuole può richiedere opuscoli e guide per godersi al meglio la mostra.” Con un sorriso cordiale.