Elv sorrise a Gwen.
"Ci conto..." disse malizioso fissandola.
Poi ad un tratto accadde qualcosa.
Una musica riempì la galleria, diffondendosi tra le colonne tortili, le arcate a tutto sesto, fra le statue classicheggianti, i ritratti ad olio, gli affreschi e gli arazzi pregiati.
Le luci si abbassarono in quasi tutta la galleria, tranne sull'entrata che dava verso il cortile.
Qui fra lo stupore generale e la meraviglia dei presenti un grosso pallone volante cominciò a scendere dal cielo, in mezzo a fuochi d'artificio che nonostante la luce del giorno disegnavano arditi e chiari richiami di giochi audaci e colorati.
Il pallone infine atterrò e da esso scese qualcuno, simile ad una rock star, abbigliato in modo eccentrico, sfarzoso e dal passo solenne.
"E' Phoemnisk!" Gridò uno dei presenti.
Allora tutti applaudirono e gridarono il nome di Phoemnisk.