Quel bacio, così intimo, caldo, sensuale, appagante, continuò a lungo, con Elv che stringeva e toccava Gwen ovunque, in modo sempre più provocante ed appassionato.
Le loro lingue in un attimo si erano inseguite, trovate ed unite, strusciando l'una contro l'altra, in maniera sempre più eccitante.
La mano di lui scese dal collo di lei sulla scollatura, per scivolare dentro, sul reggiseno.
Nel farlo però sfiorò la pietra del girocollo ed in quel preciso istante a Gwen tornò in mente della mostra.
“Sai, la superstizione e l'ignoranza spesso sono la soluzione migliore quando le persone non sanno trovare la soluzione giusta a qualcosa apparentemente inspiegabile.” Disse Set a dacey, bevendo il suo cappuccino. “Quindi un ladro molto abile, in una location gotica e misteriosa come la nostra galleria d'arte è un risultato quasi scontato. Aggiungici poi il castello che fa da scenario a tutto ciò ed il gioco è fatto. Abbiamo così il nostro fantasma, degno di un romanzo ottocentesco.” Divertito nel mangiare un pasticcino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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