Eccoli lì, i miei tre infaticabili assistenti.
A volte mi rendevo conto che senza di loro non sarei stata capace di fare alcunché, che erano i loro sguardi azzurri, le loro mani abili, le loro parole suadenti, la loro devozione infinita ad ispirarmi, a farmi entrare in contatto con quel mondo magico e mistico che tanto bramavo.
Perché l'illusionismo ormai non mi bastava più, erano anni che bramavo altro, che volevo dare ai miei trucchi qualcosa di più.. vero!
La ricerca aveva portato alcuni frutti ma ero ben lontana dall'arrivare dove volevo. O forse, dopo oggi, ci ero molto più vicina di quanto non pensassi.
Il mio piano procedeva a meraviglia, e le strane vicissitudini che accadevano nel castello non facevano altro che darmi più opportunità di manovra, che io avrei sfruttato, ovviamente.
Ma ora non volevo pensare a quello, ora volevo unicamente pensare a quelle mani che fremevano per accarezzarmi, al profumo dell'olio che avrebbero tirato fuori dal mio beauty, ai loro occhi incollati su di me.
C'era sempre stato qualcosa di magnetico in quegli occhi, qualcosa come un orizzonte che mi faceva perdere la rotta.
I loro sguardi, le loro mani, la loro vicinanza mi rendevano sempre più calda, sempre più desiderosa, e poi quella competizione tra loro tre sapeva accendermi come nessuna cosa al mondo.
"Facciamo un gioco.." voltandomi a guardarli con aria divertita.
"Io adesso chiudo gli occhi, voi vi date il cambio da bravi bambini, e io devo indovinare chi mi sta massaggiando in quel momento... vi piace?" maliziosa.
"A me sì.." e così dicendo mi voltai nuovamente, stesa, e slacciai il reggiseno, in modo da lasciare la schiena completamente scoperta.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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