“Una serata particolare...” disse Elv a Gwen “... io e te, soli, fra le opere d'arte del castello... immagino la magia di vederle a quest'ora? Come se esistessero solo per noi... io credo che una simile notte può far accadere qualunque cosa...” facendole l'occhiolino.
Ardeas si bloccò.
Vide le gambe nude di Altea sulle sue e restò ammutolito, col viso ancor più paonazzo.
“Ecco io...” imbarazzatissimo “... io...” arrossendo quasi a prendere fuoco “... io... non credo di avere molta dimestichezza con le donne...” sentendosi idiota, ma con la tentazione forte di sfiorare ed accarezzare quelle gambe.
Set rise, preso un po' alla sprovvista dalle parole di Dacey.
“Eh, lei si diverte a provocare...” disse sorridendole, per poi riempire i loro bicchieri “... si, mi piacerebbe fosse un appuntamento... la potenziale nuova stella della musica qui al mio tavolo... stento a crederci... sperando che lei non sia poi come le altre... che finiscono tutte per innamorarsi di Phoemnisk...” bevendo.
Rimasta sola con i suoi tre assistenti, Destresya cominciò con loro a vagare per quelle gallerie, piene zeppe di opere d'arte.
Videro una scalinata che portava in basso e la imboccarono.
Scesero così ad un livello inferiore, dove molte casse erano sistemate contro le pareti.
“Un po' desolato qui...” disse Swan “... sarà un deposito immagino...”
“Magari la cantina del castello.” Yanox.
“Io non vedo vino...” fece Best.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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