“Beh, quella dipende da lei...” disse Elv a Gwen “... è lei la fetta di torta su cui fantasticavo.” Divertito. “Ma perchè ci stiamo dando del lei? Mi sento formale. Sei molto bella, sai?” Guardandola. "Le va di passare una serata diversa? Originale? Direi anche gotica?"
“Beh, credo sia normale, visto quanto sei bella...” disse Ardeas ad Altea “... forse sei anche vanitosa, ma ci sta... le donne lo sono, specie quelle belle come lei.” Arrossendo, ma cercando di non apparire troppo imbarazzato. “Se è suggestione la storia di quel quadro allora magari ci vorrà qualche giorno per guarire, diciamo... un po' come una sindrome.” Sorridendo. “Tu non sei strana...” cercando di non guardare le sue gambe con insistenza.
La porta si aprì e Set restò un attimo a guardare la meravigliosa visione che gli era apparsa.
“Beh, vedo che si è messa d'impegno per far morire stecchito qualche cameriere...” disse sorridendo, ma senza smettere di fissarla “... e non solo loro...” annuì “... andiamo?” Porgendole il braccio.
Uscirono così dal castello e prendendo l'auto di lui raggiunsero il centro, dove si vedeva il fiume Erasmus che tagliava in due la città.
File di lampioni di gusto barocco correvano lungo la strada, dove si affacciavano locali di ogni tipo, da quelli lussuosi e sfarzosi, a quelli piccoli e caratteristici.
L'auto parcheggiò e Dacey e Set raggiunsero un ristorantino che sorgeva su un ponte sospeso sul fiume.
Presero un tavolo all'aperto, sotto un romantico porticato ed ordinarono da bere.
“Ti piace qui?” Chiese lui.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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