La cena continuò, fino a giungere al termine, con mio sollievo.
Uscii nel cortile imperlato dalla calda umidità di Luglio.
Era una sera appena offuscata, per la temperatura elevata e le stelle brillavano appena sbiadite.
Raggiunsi la piccola costruzione in muratura, col tetto vagamente a spiovere foderato da tegole grigie e una porticina in legno.
Doveva essere usato per contenere gli attrezzi usati dai giardinieri, ma in realtà era sempre vuoto.
Entrai e attesi Elv seduta su un basso ripiano in marmo grezzo.
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