Dacey danzò come fosse Margherita, cantando al punto da oscurare la coscienza di Faust, di annullare le sue inibizioni, i suoi tabù, andare oltre i limiti di una società fatta di morale ed etica.
Lei vedeva Set che la seguiva con uno sguardo carico di desiderio, schiavo dei sensi, ammaliato, affascinato, dannato dalla sua bellezza.
Ballò così, fino a quando la musicò cessò e le luci illuminarono ancora la sala.
“Stop.” Disse il regista. “Perfetto!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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