Dopo un po' mi si parò davanti uno dei due tizi che mi avevano aperto la sera prima.
"Non so quale sia la vostra idea di educazione ma badate che non amo dover perdere il mio tempo in inutili attese, mi avreste trovato nella mia camera questa mattina, sono uscita per cercare qualcuno che sapesse dirmi qualcosa circa il nostro spettacolo ma nessuno e dico nessuno ha avuto la decenza di dirci qualcosa, né accompagnarci, e io non amo aspettare come una qualunque attricetta, è chiaro?" fissandolo negli occhi.
"Attendo ancora di parlare con il vostro capo e sapere dello spettacolo, da stamattina!" ribadii.
"Quindi ora, sarebbe così gentile da portarci da Phoeminsk per discutere della nostra presenza qui?" con la voce che si era addolcita, ma era palesemente e volutamente artificiale.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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